In base al Decreto Legislativo n. 128/06 e ai successivi provvedimenti, la Guardia di Finanza svolge attività ispettive e di controllo che garantiscono il rispetto della legalità nel settore della commercializzazione del GPL, sia da un punto di vista fiscale sia da quello più strettamente amministrativo.

Nel corso degli anni abbiamo instaurato un proficuo e fertile rapporto di collaborazione con tutti gli attori istituzionali impegnati in questo settore e, in particolare, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con cui abbiamo rinnovato il protocollo d’intesa lo scorso anno, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e Assogasliquidi.

La collaborazione con il MISE, dove è istituito il “Tavolo permanente di monitoraggio GPL”, si sviluppa attraverso la condivisione di dati e informazioni qualificate per il tramite dell’ufficiale di collegamento del Corpo.

Questa sinergia ci consente di rafforzare le analisi svolte a livello centrale in modo da orientare l’attività dei Reparti, in modo mirato e selettivo, sui soggetti connotati da chiari ed evidenti indici di anomalia (con riferimento, ad esempio, all’indice di rotazione e di riempimento annuo delle bombole e dei serbatoi di GPL di proprietà).

È questa, del resto, la filosofia cui è improntata, in generale, tutta l’attività operativa del Corpo: interventi chirurgici e selettivi sui soggetti a rischio in un’ottica non solo repressiva ma anche preventiva e di stimolo alla compliance.  

Con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco abbiamo condiviso importanti esperienze operative sul territorio che hanno permesso di estromettere dal mercato operatori irregolari e in alcuni casi di disarticolare veri e propri sodalizi delinquenziali.

Collaboriamo inoltre da anni con Assogasliquidi, sia a livello centrale sia a livello periferico e su più piani:

-     sul piano operativo, attraverso interscambi informativi sui fenomeni di illegalità più gravi e diffusi sul territorio;

-     sul piano logistico, grazie al fondamentale supporto fornito sul territorio dal personale delle aziende associate durante l’esecuzione dei nostri interventi;

-     sul piano formativo, attraverso la partecipazione di qualificati rappresentanti dell’Associazione a corsi erogati gratuitamente ai nostri militari.

I risultati di queste sinergie istituzionali sono apprezzabili sotto diversi profili.

Sul piano repressivo, lo scorso anno, nonostante le limitazioni ai controlli imposte dalla pandemia, a fronte di un numero di soggetti denunciati sostanzialmente in linea con il 2019 e il 2018 (104), abbiamo sequestrato 23.567 pezzi tra bombole e altri recipienti e 191.169 Kg. di prodotto, incrementando in modo significativo i risultati delle due annualità precedenti.

Ma i risultati delle sinergie istituzionali a cui facevo cenno si vedono anche sul piano della deterrenza e della compliance, specie in alcune aree geografiche del Paese, dove si è registrato un incremento medio del 20% dei volumi di prodotto acquistato nel mercato legale.

Tutto questo ci gratifica molto ma ci induce a mantenere alta la guardia soprattutto nelle Regioni che, al momento, presentano maggiori criticità sia per l’elevato numero di impianti presenti, sia per la presenza di anomale dinamiche commerciali.

Non vi è dubbio che la nostra azione sia oggi favorita da un impianto normativo molto più evoluto, anche grazie alle novità introdotte dalla legge di bilancio 2019.

La migliore identificazione dei requisiti degli operatori del settore e un sistema di sanzioni più severo si stanno rilevando, infatti, utili strumenti per contrastare i comportamenti illeciti, i quali hanno ovvie ricadute negative sul piano fiscale, della sicurezza e della qualità del servizio al consumatore.

Sul piano fiscale, è noto che gli illeciti perpetrati in questo comparto sono sovente accompagnati dall’evasione delle imposte dirette, dell’IVA e delle accise e prevedono, non di rado, il ricorso a false fatturazioni, spesso strumentali anche a fenomeno di riciclaggio.

Ma non è tutto. All’evasione fiscale e all’alterazione delle regole della concorrenza si associano, come noto, anche gravi pericoli per l’incolumità pubblica e condotte fraudolente in danno dei consumatori.

Diversi sequestri operati, anche di recente, dai Reparti del Corpo hanno riguardato bombole contenenti GPL non conformi agli standard di sicurezza, con recipienti che, oltre a non essere stati revisionati, erano stati riempiti con quantitativi di prodotto notevolmente inferiore al dichiarato, in frode agli ignari acquirenti.

Un altro comportamento illegale, particolarmente grave sotto il profilo della sicurezza dei recipienti è quello di ricorrere all’utilizzo di GPL per autotrazione fornito dai distributori stradali per il riempimento delle bombole di gas. Su tale fenomeno, particolare attenzione è dedicata dai reparti in stretta collaborazione con il Vigili del Fuoco.

Concludo rinnovando il nostro impegno nel settore, anche sul piano comunicativo.

Abbiamo già condiviso con i rappresentanti dell’Associazione l’opportunità di rilanciare, anche a livello nazionale, i comunicati stampa che vengono diramati sul territorio per far capire “forte e chiaro” a chi non è in regola che le irregolarità nel settore vengono perseguite con determinazione per tutelare gli operatori onesti e rispettosi delle regole.